La Lettera ai Galati

Pubblicazione:  10 settembre 2012
Edizione:  1
Pagine:  256
Peso:  441 (gr)
Collana:  A11 Retorica biblica
Formato:  170x240x16 (mm)
Confezione:  Brossura
Altri autori:  Tradotto da Francesco Graziano  -  Tradotto da Roland Meynet  -  Riveduto da Roberto Di Paolo
EAN:  9788810251119 9788810251119
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Descrizione
Tanto cara a Lutero, che la chiamava la sua «piccola fidanzata», malgrado la sua brevità la Lettera ai Galati è un testo importante e decisivo per la fede cristiana. Molti pensano che sia stata scritta in un momento di passione. Alcuni hanno addirittura parlato di retorica talmente accesa da giungere all’eccesso: per questo trovano non sia il caso di cercare un ordine rigoroso in questo scritto di circostanza. Altri, all’opposto, hanno ribattuto che la Lettera è tutto fuorché un’improvvisazione. Da circa quarant’anni la Lettera ai Galati è diventata campo privilegiato per l’applicazione ai testi biblici delle regole della retorica classica greco-latina. Alcuni vi vedono uno scritto di genere giudiziario, altri di genere deliberativo, altri ancora di genere dimostrativo, e non mancano quelli che propendono per l’epistolografia antica. Il commento di Meynet parte dal presupposto contrario. Benché nato a Tarso, dove le scuole di retorica erano fiorenti, Paolo era prima di tutto un ebreo, formato a Gerusalemme dove era cresciuto ai piedi di rabbi Gamaliele. Probabilmente è dunque più fruttuoso cercare la chiave di composizione delle sue lettere non ad Atene, ma nel riferimento basilare della sua cultura, la Bibbia, e nelle leggi specifiche che la caratterizzano. E allora la tesi essenziale della Lettera, la propositio, non si trova all’inizio del testo, come vuole la retorica classica, ma al centro esatto delle sezione centrale, come chiave di volta e dunque chiave di lettura di tutto lo scritto. Paolo segue in questo una delle leggi fondamentali e più provate della retorica biblica e semitica. L’interpretazione della Lettera, sostenuta anche dal contesto biblico, ne risulta, di conseguenza, notevolmente rinnovata.
Sommario
INTRODUZIONE.  Visione d’insieme della Lettera ai Galati.  1. L’indirizzo (1,1-5).  I. È IL VANGELO DI CRISTO CHE HO ANNUNCIATO. SEZIONE A (GAL 1,6–2,21). 2. Paolo rimprovera ai Galati di seguire un Vangelo che viene dagli uomini (Sequenza A1: 1,6-10).  3. Paolo fa sapere ai suoi fratelli che il suo Vangelo viene da Dio (Sequenza A2: 1,11-17).  4. Sconosciuto alle Chiese della Giudea, Paolo conosce Cefa (Sequenza A3: 1,18-24).  5. A Gerusalemme Paolo fa riconoscere dagli apostoli la verità del suo Vangelo (Sequenza A4: 2,1-10).  6. Ad Antiochia Paolo difende contro Cefa la verità del Vangelo (Sequenza A5: 2,11-21).  7. È il Vangelo di Cristo che ho annunciato (La sezione A: 1,6–2,21).  II. È LA CROCE DI CRISTO CHE CI GIUSTIFICA. SEZIONE B (GAL 3,1–5,1). 8. I pagani sono figli di Abramo per la Fede in Cristo, senza la Legge (Sequenza B1: 3,1-14).  9. I Giudei sono figli di Abramo per la Fede in Cristo, al di là della Legge (Sequenza B2: 3,15-25).  10. Siete tutti figli di Dio e seme di Abramo (Sequenza B3: 3,26-29).  11. Cristo ci ha tutti riscattati dalla Legge e ci ha resi figli di Dio (Sequenza B4: 4,1-20).  12. Cristo ci ha tutti liberati dalla Legge e ci ha resi figli della promessa (Sequenza B5: 4,21–5,1).  13. È la Croce di Cristo che ci giustifica (La sezione B: 3,1–5,1).  III. È LA LEGGE DI CRISTO CHE BISOGNA ADEMPIERE. SEZIONE C (GAL 5,2–6,18). 14. Conta solo la fede operante tramite l’amore (Sequenza C1: 5,2-12).  15. La Legge si compie nell’amore (Sequenza C2: 5,13-18).  16. Le opere della carne, il frutto dello Spirito (Sequenza C3: 5,19-26).  17. L’amore si compie in vita eterna (Sequenza C4: 6,1-10).  18. Conta solo la creazione nuova (Sequenza C5: 6,11-18).  19. È la Legge di Cristo che bisogna adempiere (La sezione C: 5,2–6,18).  20. L’insieme della Lettera (1,1–6,18).  Conclusione.  Glossario dei termini tecnici.  Sigle e abbreviazioni.  Opere citate.  Indice degli autori.  Indice dei riferimenti biblici.
Note sull'autore
ROLAND MEYNET, nato nel 1939 a Thonon-les-Bains (Francia), è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1959. Ha conseguito le licenze in lettere, linguistica, teologia, scienze bibliche, la laurea in lingua e letteratura araba, il dottorato di terzo ciclo e il dottorato di ricerca in linguistica. Ha lavorato quattordici anni all’Università San Giuseppe dei gesuiti a Beirut, dove è stato direttore del Centro di ricerche e di studi arabi e ha fondato il Centro di studi delle lingue moderne e la Scuola di traduttori e interpreti. Ordinario di teologia biblica e titolare del corso di Vangeli sinottici alla facoltà di teologia dell’Università Gregoriana, è stato per parecchi anni professore invitato all’Università degli studi di Torino e alla facoltà di teologia del Centre Sèvres di Parigi. Dirige, con Pietro Bovati, le collane «Rhétorique biblique» alle Éditions du Cerf e «Retorica biblica» alle EDB. Ha pubblicato per le EDB: La Pasqua del Signore. Testamento, processo, esecuzione e risurrezione di Gesù nei vangeli sinottici (2002), Morto e risorto secondo le Scritture (2003), Il Vangelo secondo Luca. Analisi retorica (2003), Leggere la Bibbia. Un’introduzione all’esegesi (2004), Una nuova introduzione ai vangeli sinottici (seconda edizione rivista e ampliata 2006), Trattato di retorica biblica (2008), Chiamati alla libertà (2010), Preghiera e filiazione nel Vangelo di Luca (2010); inoltre ha curato con J. Oniszczuk gli Atti dei convegni Retorica biblica e semitica 1 e 2 (2009 e 2011).